Alessio PULEO

un giovane scrittore che mi onoro di recensire

nel libro più coinvolgente che ho letto recentemente

LA MAMMA DEI CARABINIERI

 

Recensione di Pietro Virgilio pubblicata sul numero di novembre 2009 di Leggere:tutti, pag. 46

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Da borgo Brancaccio a via d’Amelio

 

Surreale: così viene definito il dialogo che si svolge tra don Tano e Giovanni, giovane brigadiere della stazione carabinieri di borgo Brancaccio, periferia di una Palermo divisa, prima della seconda guerra mondiale, in piccoli quartieri simili a paesi.

Così giovane il Brigadiere della Regia Arma dei Carabinieri da non avere ancora quei ventotto anni che consentivano di prendere moglie secondo le severe regole dell’Arma. Dal surreale ed esitante dialogo ad un certo punto emerge però con chiarezza la richiesta di Giovanni a don Tano Lupo (padre di Mimma, anzi suo nonno «ma questa è un’altra storia») di fidanzarsi con la bellissima diciassettenne che l’ha colpito.

Alessio Puleo, nel romanzare la sceneggiatura cinematografica assieme al poeta e pittore Filippo Vitale, non ha scritto una storia d’amore tutta rose e fiori. Tanto surreale era il dialogo tra il brigadiere Tagliarini e il maniscalco Lupo, tanto reale è stato purtroppo il dramma di numerose ragazze siciliane costrette con varie forme di violenza, anche estrema, a sposare l’uomo che non amavano (Saverio, nel caso dell’avvincente romanzo “La mamma dei carabinieri”, romanzo ideato da un Puleo regista e attore ma anche carabiniere di leva nel 2001). Mimma viene rapita da Saverio, «un prepotente che odia e che è obbligata a sposare per salvaguardare l’onore suo e della famiglia» così come lo descrive nella prefazione del libro Rita Borsellino. La presenza della sorella del giudice assassinato dalla mafia nelle prime pagine del libro non è casuale: nel 2001 Alessio Puleo, appena trasferito a Palermo, viene assegnato al servizio di vigilanza davanti alla casa dove abita la famiglia del giudice ucciso e ha quindi modo di conoscere in via d’Amelio quella ormai anziana donna di nome Mimma.

Cappello dell’Arma in testa, gradi cuciti sulla giacca: così Mimma Lupo, la mamma dei carabinieri, ogni giorno sta vicino per ore ad Alessio ed ai suoi commilitoni, sempre ispirata dal ricordo di Giovanni, sogno di gioventù infranto da ciò che Rita Borsellino ha definito «l’assurdo impasto siciliano tra bene e male, tra legalità e mafia, tra felicità e sofferenza, violenza e amore». Amore per il brigadiere Tagliarini e per la sua divisa.

 

 

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Alessio Puleo, Filippo Vitale: 

La mamma dei carabinieri.

Prefazione di Rita Borsellino.

Navarra Editore, 2008

pp. 166, euro 12,00

ISBN: 978-88-95756-02-8